Intelligenza Artificiale. Sbarra al Festival del Lavoro: “Serve atteggiamento non ideologico. Mettere al centro persona, contrattazione, partecipazione”

“Quando si parla di Intelligenza Artificiale dobbiamo fuggire dalla polarizzazione di due narrazioni contrapposte: quella ottimistica per cui saremmo sulla soglia del migliore dei mondi possibili e quella apocalittica, con le macchine che soppianteranno il lavoro delle persone. Serve un atteggiamento non ideologico, ma volto a gestire il sistema in una prospettiva che metta al centro la persona, la contrattazione, la partecipazione, l’adeguamento delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici”. Lo ha detto oggi a Firenze il leader della Cisl Luigi Sbarra intervenendo alla tavola rotonda su “Intelligenza artificiale per favorire la sicurezza sui luoghi di lavoro” nell’ ambito della 15’ edizione del Festival del lavoro 2024. Sbarra si è poi soffermato sull’ altro tema dell’ incontro: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ribadendo l’urgenza, per la Cisl, “di un grande Patto che unisca istituzioni, politica, sindacato, imprese per la costruzione di una strategia nazionale per salute e sicurezza sul lavoro che determini il potenziamento degli organici degli ispettori, l’introduzione di una “patente a crediti” finalizzata a qualificare le aziende; più formazione e rafforzamento delle attribuzioni previste per i rappresentanti dei lavoratori nelle aziende e nei territori; piena introduzione nelle scuole dell’insegnamento della salute e sicurezza sul lavoro; incentivi ai contratti che prevedano percorsi di apprendimento su salute e sicurezza, almeno quattro ore al mese dedicate alla formazione”. “Garantire il diritto a salute e a sicurezza non è un costo, ma un investimento”, ha sottolineato il sindacalista, tornando a parlare anche della proposta di legge della Cisl sulla partecipazione che “rilancia anche l’esperienza dei comitati bilaterali aziendali Covid”. “La partecipazione è la via maestra per garantire più salute e sicurezza, elevare salari e produttività, radicare investimenti e occupazione, rilanciare formazione e competenze, sviluppare la crescita reale, aumentare quelle buone flessibilità in grado di rendere più resiliente e competitivo il tessuto produttivo. Il nostro auspicio è che si determini una convergenza per una approvazione bipartisan in Parlamento che unisca il Paese su una legge storica, di civiltà, capace di rendere finalmente concreto ed esigibile il diritto dei lavoratori a partecipare agli indirizzi e agli utili delle imprese”, ha concluso.