Partecipazione. Sbarra: “Dopo quasi 80 anni è vicino il traguardo. La legge non impone nulla, ma promuove e incentiva la libera e autonoma contrattazione”

“Quando al nostro Congresso del 2022 lanciammo l’idea di una Proposta di legge popolare per attuare l’articolo 46 della Costituzione il primo obiettivo era lasciarsi definitivamente alle spalle il Novecento. Segnare una cesura tra un’epoca segnata dalla contrapposizione tra impresa e lavoratori, per entrare pienamente nella modernità e nel tempo che stiamo vivendo”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, alla Camera dei Deputati al convegno organizzato dal Dipartimento Lavoro di Forza Italia sulla Legge per la Partecipazione dei lavoratori all’impresa”.

“La nostra convinzione e’ che la partecipazione sia la via maestra per elevare salari e produttività, per radicare investimenti e occupazione, per rilanciare formazione e competenze, per esercitare controllo su salute e sicurezza, per sviluppare la crescita reale e arginare la finanziarizzazione dell’economia, per levare quelle buone flessibilità in grado di rendere più tutelato, resiliente e competitivo il tessuto produttivo. La nostra proposta di legge non e’ precettiva o dirigista, non impone nulla, ma invece promuove e incentiva la libera e autonoma contrattazione quando produce accordi capaci di responsabilizzare e coinvolgere i lavoratori nelle scelte e negli utili delle imprese. Questa e’ la vera svolta. Il nostro progetto è pura esaltazione delle relazioni industriali e dell’esercizio contrattuale. Il suo successo si misurerà nella capacità del sindacato e del sistema delle imprese di ritrovarsi in un campo di corresponsabilità su obiettivi comuni e strategici. Chiediamo che lo spirito e i contenuti del nostro testo siano preservati dalla tentazione di farne l’ennesimo campo di battaglia di uno scontro tutto politico.
E’ l’appello che la Cisl intende ribadire a tutte le forze politiche in occasione dell’Assemblea nazionale dei quadri e delegati dedicata alla Partecipazione, che terremo l’11 febbraio a Roma. Dopo quasi 80 anni è vicino il traguardo della piena attuazione, attraverso la contrattazione, di un principio costituzionale che rappresenta un pilastro di civiltà e progresso. Una sfida che dovrebbe unire il Paese, oltre ogni divisione politica”.