REGIONALI, CGIL CISL E UIL REPLICANO AL GOVERNATORE

Per i confederali l’attacco di Musumeci ai dipendenti della Regione è “gratuito e pretestuoso”. E al presidente che ha genericamente definito i lavoratori “improduttivi”, ribattono puntando l’indice sulla riforma della burocrazia, “che non c’è”

“Sbigottiti. Per un attacco generico. E sconsiderato”. Così Cgil Cisl e Uil siciliane e le loro federazioni del pubblico impiego all’indomani dell’intervento a Catania del presidente della Regione, durante il quale Musumeci ha definito i dipendenti regionali “improduttivi”, gente che “si gratta la pancia dalla mattina alla sera”. “Affermazioni gratuite, che lasciano senza parole – denunciano i sindacati – non solo perché poco eleganti, per dirla così. Ma anche perché pronunciate dal formale datore di lavoro. È perché a quella sentenza Musumeci non ha affiancato riferimenti o riscontri concreti e neppure l’impegno formale a realizzare finalmente la riforma della pubblica amministrazione, quella sì necessaria e urgente – sottolineano i sindacati – per semplificare norme, snellire procedure, garantire efficienza organizzativa alla macchina della burocrazia”.

Scrivono Cgil Cisl e Uil: “È l’ennesimo scivolone del presidente, dopo le infelici uscite sui dirigenti accostati incautamente ad altri mali. E dire – rilevano – che Musumeci si era vantato di aver incluso nel suo programma elettorale riforme importanti per l’efficienza della macchina amministrativa e l’innovazione digitale. Un libro dei sogni, a conti fatti, visto che nulla di tutto quello che ha promesso è stato ad oggi fatto o almeno avviato”.

Per i confederali, “è la riforma che non c’è, la chiave di tutto”. “Fare finta di nulla – sostengono – lasciare il mondo com’è e poi andare addosso ai lavoratori, fa pensare al tentativo di scaricare sui dipendenti l’incapacità di realizzarla, la riforma”. Ai lavoratori, va anzi il grazie di Cgil Cisl e Uil. “Perché che da soli e con le loro sole forze – scrivono – hanno affrontato la sfida del lavoro agile in piena emergenza Covid, sia da casa che sul territorio, come il corpo forestale e la protezione civile”.

Al governatore, continuano i confederali e le federazioni del pubblico impiego, “ripetiamo di essere pronti a raccoglierla, la sfida della riforma. Ma seriamente. Ne metta all’ordine del giorno il varo e ci convochi. Noi siamo disponibili a confrontarci per dare alla burocrazia regionale un assetto più moderno ed efficiente. Sempreché il governo e la politica facciano sul serio. Concretamente sul serio”. (ug)