Acireale, 17 ottobre 2025. Nella nostra terra, ogni giorno, c’è chi lotta per mettere un piatto in tavola e chi si getta nello sconforto perché dovendo far fronte a una spesa improvvisa, non sa come arrivare a fine mese. Accanto a noi, ci sono bambini che non hanno pari opportunità e giovani che temono di non avere futuro. Ci sono anziani che soffrono per la solitudine e l’emarginazione e malati che combattono contro la patologia e contro le difficoltà legate a una sanità che sempre più arranca, soprattutto nei confronti dei più fragili. Oggi, nella giornata mondiale contro la povertà, la Cisl Sicilia vuole parlare di queste storie, che sono parte delle statistiche a tutti note, ma sono soprattutto persone. “In questa regione – dichiara il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana – c’è una povertà consolidata e rispetto alla quale si fa ancora troppo poco e comunque non in una forma strutturata ma estemporanea e una nuova povertà, costituita da chi si trova ad affrontare spese non previste, trovandosi dunque in condizioni di difficoltà economica. Ci sono una povertà educativa e una povertà sociale, fatte di abbandono e dispersione scolastica da un lato e da isolamento, carenze o mancanze di servizi che non consentono un’esistenza dignitosa”. La Cisl fra le priorità indica quella di rafforzare le infrastrutture sociali, che siano funzionanti, diffuse e accessibili. Di questo tema si è parlato nel corso dell’incontro informale svoltosi oggi fra il segretario generale della Cisl Sicilia e il presidente della Cesi, Monsignor Raspanti.
“Per la Cisl Sicilia – ha detto il segretario generale Leonardo La Piana – il ruolo della Chiesa non è sostitutivo, ma complementare e sinergico: un presidio umano, sociale e spirituale che aiuta a ricostruire legami, a restituire dignità, a promuovere giustizia sociale. Nel dialogo si può costruire una nuova alleanza per il bene comune, centrata sulla persona e sulla sua piena realizzazione. Serve un nuovo patto sociale siciliano che riconosca e valorizzi anche queste infrastrutture sociali — materiali e immateriali — come parte integrante delle politiche di coesione: scuole, servizi educativi, spazi comunitari, presidi di salute e di spiritualità, tutti elementi di una stessa architettura del benessere”. La Cisl Sicilia rinnova la propria disponibilità a collaborare con la Cesi e con tutte le realtà del mondo cattolico e del terzo settore per dare risposte concrete a chi vive ai margini, per sostenere famiglie, giovani, anziani, e per trasformare la solidarietà in un progetto strutturale di sviluppo umano e territoriale.

