CORONAVIRUS, CGIL, CISL E UIL AL GOVERNO MUSUMECI: “SU FASE 2, SU MANOVRA FINANZIARIA E SU FONDI EUROPEI, FISSI UN IMMEDIATO CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI”

Secondo Cgil, Cisl e Uil Sicilia per ogni decisione, occorre attendere le valutazioni dei comitati tecnico – scientifici e gli esiti dell’incontro fra il governo nazionale e i sindacati, previsto a breve”

In Sicilia si potrà ripartire solo in condizioni di massima sicurezza per lavoratori e cittadini, nel pieno rispetto dei protocolli sottoscritti a livello nazionale e regionale. E per l’avvio della fase 2 il governo siciliano dovrà confrontarsi con le parti sociali che rappresentano centinaia di migliaia di siciliani. Così Cgil, Cisl e Uil Sicilia in una nota indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci, nella quale sottolineano come non si possa prescindere da un dialogo e da una collaborazione fra esecutivo e parti sociali per esaminare come far ripartire i motori nell’isola. “Apprendiamo dagli organi di stampa – affermano Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia – dell’ipotesi avanzata dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di non andare oltre la data del 3 maggio per il lockdown. Un passo falso, una fuga in avanti, oggi pregiudicherebbero tutti i durissimi sacrifici fatti dai siciliani, esponendoci a rischi rilevanti per la salute”. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il governo regionale a organizzare prima possibile un vertice con le parti sociali. “Attendiamo ancora – dichiarano Mannino, Cappuccio e Barone – di essere convocati per discutere della manovra economica varata dalla Giunta di governo, siamo riconosciuti quale parte attiva nella pianificazione dei fondi europei eppure non ci vengono fornite linee e indirizzi precisi su risorse che oggi diventano vitali per affrontare questo momento difficilissimo”. I sindacati confederali ricordano al governo regionale di essere “portavoce delle istanze e dei bisogni di centinaia migliaia di lavoratori che ci affidano il compito di rappresentarli”. “Abbiamo il diritto e il dovere di esprimere la nostra opinione e le nostre proposte su temi fondamentali per la vita di quest’isola – aggiungono Mannino, Cappuccio e Barone – ogni soluzione efficace passa soltanto da scelte condivise responsabilmente”.